Intendiamo parlare delle torri propriamente dette, e non dei campanili dei quali parleremo in seguito. Alcuni antichi cronisti fanno cenno di molte torri che esistevano a Padova, erette da nobili famiglie per difendere le loro abitazioni convertite quasi in fortezze, per difendersi nelle lotte intestine che spesso, nel medioevo, scoppiavano anche nella nostra città. Molte di queste torri per opera del tempo, ed anche degli uomini, vennero distrutte, rna tre di esse esistono ancora unite a palazzi privati. Una e quella del palazzo Capodilista in via Umberto I, palazzo che risale al 1200, epoca a cui risale anche la vecchia torre la quale venne restaurata nel 1919. Un'altra e quella di via Dante, addossata al palazzo che fu della famiglia Dotto dei Dauli ed ora dei signori Da Rio. Il palazzo venne completamente restaurato e rimodernato nei primi anni del secolo scorso, ma la torre rimase come vetusta memoria storica uguale a quando venne elevata, nel 1200. La terza torre privata, ancora esistente, quella del palazzo Zabarella sull'angolo della via omonima. Essa pure, come il palazzo, risale al 1200, ed il palazzo stesso, ora proprietà di una Banca, conserva la sua facciata' medioevale col muro merlato. Quel palazzo era stato costruito dai Carraresi, e passo agli Zabarella dopo il 1400. Quella torre servi di carcere per colora che osteggiavano la dominazione di Ezzelino, e. caduto costui nel 1256, il popolo di Padova, liberati i prigionieri, la distrusse quasi tutta. La Repubblica padovana ristabilita, la ricostruì in mattoni, ed ora e ancora salda a sfidare molti altri secoli.
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